E l settembre dovette ringraziare e lo fece per tutta la vita

Zio Milione e i uregg del Barbamichali

Questa, se avete voglia di leggerla, una moncler bambino saldi storia vera. La conoscevo da piumini moncler uomo molti anni, ma l quasi dimenticata. L riascoltata l sera a cena da chi la sapeva meglio di me. Mi venuto voglia di scriverla anche perch domani, 25 gennaio, in Grecia si va a votare. E questa, in qualche modo, una storia greca. Di settant fa. Ma che racconta ancora molte cose.

Si chiamava Emilio Ciceri, ma per moncler outlet online uomo me era lo zio Milione. Milione perch era grande e grosso, tanto pi grande e pi grosso ai miei occhi di bambino piccolo e magro. Milione come un libro di avventure.

Arrivava la domenica pomeriggio insieme alla zia Emilia, la mia zia pi bella. Oppure, qualche volta durante la settimana, con un bel Moto Guzzi scoppiettante. Si andava a passeggiare per i moncler saldi campi. Lui, di verruca, ne aveva una sul dorso della mano: si strofinava l brusca, ma la verruca l semper l domenica pomeriggio, alle 15.45, ascoltavamo i secondi tempi delle partite al transistor che gracchiava il calcio minuto per minuto Lo zio Milione era del Milan come poteva altrimenti? e mi raccontava di quando da giovane giocava a pallone.

Calcio di provincia, roba dura. Centravanti di sfondamento. Gli piaceva raccontare di quando correva verso la porta con un paio di difensori aggrappati alla maglia o ai pantaloncini. Io ascoltavo e lo vedevo trasfigurarsi nelle sembianze del mio Nordahl privato. Gunnar Nordahl, il svedese che mi sembrava di aver sempre conosciuto, almeno da quando aveva preso il posto di eroi e cavalieri nelle favole che mi raccontava la mia mamma, appassionata milanista di fede gre no liana. Quei pomeriggi appartenevano per ormai agli anni di un Rivera declinante. a zero anche ieri Milan qui senza contare quel 20 maggio del 1973, quando piansi davanti all chiuso dentro a una 128 Coup verde bottiglia. Mi consolavo allora coi racconti dello zio Milione centravanti.

Insomma, tra f o risott, io pendevo dalle labbra e dai racconti dello zio Milione. Qualche volta avevo il sospetto che le sparasse grosse. Gi per questo, in famiglia, il suo soprannome era Scas Intraducibile, per si capisce.

Lo zio Milione moncler donna a Valimi, sulle montagne della Corinzia, nel maggio 1943, quando ancora portava la divisa del moncler outlet online shop 303 Reggimento outlet moncler della Divisione Piemonte. Pochi mesi dopo, dopo l settembre, avrebbe combattuto a fianco dell popolare greco di Liberazione.

Tra tutte, la storia che pi mi piaceva ascoltare era una storia greca. L l proprio sparata grossa, e non era un modo di dire. Classe 1922, lo zio Milione era arrivato ad Atene nella primavera del 1941, con la Compagnia Mitraglieri del 303 Reggimento della Divisione Piemonte. Come tanti giovani della sua leva, aveva fatto in fretta a capire che l da spezzare non ce n proprio. Dopo qualche mese nella capitale, venne trasferito moncler saldi outlet ad Argos. E l settembre dovette ringraziare e lo fece per tutta la vita, tornando poi a trent di distanza, a trovarla e ad abbracciarla una famiglia di macellai, i Marlagoutzos, che lo tennero nascosto in casa per qualche giorno, a rischio della loro piumini moncler saldi stessa vita. A piumini moncler fine settembre, lo zio Milione raggiunse i partigiani sulle montagne dell per poi venire arruolato nel 6 battaglione Korynt dell l popolare greco. E con loro rimase a combattere fino alla Liberazione nell 1944.

Alla fine della primavera del 1944, il 6 battaglione rimase accerchiato dall tedesco moncler outlet serravalle nelle montagne della Korinzia. piumini moncler outlet Ogni giorno che passava la morsa si moncler saldi uomo faceva sempre pi stretta. A causa della presenza di un monomotore Fieseler Storch una come veniva familiarmente chiamato ogni tentativo di fuga, sugli scabri sentieri di montagna, veniva intercettato, e quindi vanificato. Non restava che una soluzione. Impallinare la Cicogna. Il comandante disse di s era un villaggio che chiudeva la valle lunga e stretta, dentro la quale, per la sua attivit di ricognizione, la Cicogna avrebbe dovuto infilarsi volando a bassa quota. L c un vascone di cemento per l delle bestie. Era moncler outlet mattino presto quando lo zio Milione scelse proprio moncler uomo quel posto per piazzare la mitragliatrice, una Breda Per ottenere un di tiro ideale, chiese al Barbamich lo zio Michele, suo compagno di battaglione, di sdraiarsi sul bordo della vasca. La sua schiena avrebbe fatto da piattaforma inclinata per la mitragliatrice. Il povero Barbamich si prest protetto alla bell meglio da un moncler outlet sacco di iuta, si vide caricare addosso il treppiedi e poi la Breda, circa 40 chili di ferro e fuoco sulla schiena. Quindi aspettarono. Il suono del ricognitore non tard a farsi sentire. Imbocc la valle e inizi a risalire, lento e circospetto. Non abbastanza per per https://www.moncleroutlet-i.org non trovarsi d tratto di fronte all contraerea. Lo zio Milione non si fece pregare e gli liber contro un intero caricatore da venti, riuscendo a colpire moncler bambino outlet il pilota. Dopo qualche sussulto, la Cicogna venne gi di schianto.

Qualche giorno dopo il 6 Battaglione moncler outlet trebaseleghe dell pot trovare la via di fuga dalle montagne accerchiate dai tedeschi. Se la cav anche Barbamich a parte piumini moncler scontatissimi qualche bruciatura sul coppino, a causa il ritorno di fiamma della Breda, nonostante i sacchi di juta. Ricordo che lo zio Milione sbrigava cos la faccenda dell volta che al Barbamich g brus i uregg! Al Barbamich maledizione!, and peggio qualche tempo dopo. Catturato durante un rastrellamento, fin appeso per la gola a un gancio da macellaio. Lo vide cos lo zio Milione, e non se lo tolse mai dalla testa. Mio cugino Gigi racconta che, anni dopo, quando a Milano, al cinema Plinius, andarono a vedere Zorba il Greco, lo zio lasci la sala improvvisamente: nella scena in cui Zorba suona il sanduri all della sua casupola, aveva visto sullo sfondo un gancio da macellaio.

Ma non si dimenticarono di Emilio neppure i partigiani greci. Cinquant dopo il di L il comandante Arxos e qualche vecchio compagno si ricordava e raccontava ancora di ital palikari pou r ena ghermanik aeroplano dell in gamba che aveva tirato gi un aereo tedesco.

Cos come oggi, alla vigilia delle elezioni greche, a me piace ricordare del mio zio Milione che assomigliava a Nordahl e di quella volta che al Barbamich el g brus i uregg.

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